Sono tante le persone che hanno l’abitudine di mangiarsi le unghie: questo comportamento nasconde un significato interessante secondo la psicologia. Ecco la spiegazione della psicoterapeuta Gabriella Tupini.
C’è chi gesticola quando parla, chi si tocca i capelli e, chi, invece, ha il vizio di mangiarsi le unghie. Questo comportamento non è innocuo come si potrebbe pensare ma riflette molto dello stato emotivo della persona che lo fa. Infatti nasconde un significato interessante secondo la psicologia.
La psicoterapeuta Gabriella Tupini ha dato un’importante chiave di lettura a questo comportamento così comune in uomini e donne, ragazzi e adulti. Effettivamente c’è chi lo fa solo mentre guarda un film ma anche altri che lo fanno in ogni momento della giornata. Ecco cosa vuol dire.
Cosa vuol dire mangiarsi le unghie secondo la psicologia
Mangiarsi le unghie è un comportamento molto comune in tante persone, grandi e piccole, maschi e femmine. C’è chi lo fa solo mentre guarda la tv, in momenti di stress e tensione, ma anche altri che lo fanno indistintamente in ogni momento della giornata. Dietro a questa abitudine si nasconde però un significato profondo secondo la psicologia.
A fare chiarezza è la psicoterapeuta Gabriella Tupini, che spiega bene il motivo di questo comportamento. Secondo la dottoressa questa è una forma di nervosismo. Secondo lei le unghie sono come i denti, vale a dire delle armi dell’offesa, ed ecco perché si dice “con le unghie e con i denti”, quando si fa qualcosa mettendoci tutto l’impegno possibile.
Mangiarsi le unghie cela dunque un’aggressività che non si può tirare fuori, è espressione di rabbia repressa, di nervosismo perché non si è riusciti a tirar fuori la rabbia repressa che si ha dentro a causa di qualcosa che si è ricevuto da bambino. Da bambini si copre tutto, si cancella tutto ciò che viene fatto di male, non il resto.
L’interpretazione del gesto di mangiarsi le unghie secondo Gabriella Tupini è molto interessante perché indica che si fa perché si ha aggressività e rabbia repressa dentro, che non si possono tirare fuori e che magari derivano da qualcosa di male che si è ricevuto da piccoli. Indagare questo e riportare alla memoria vecchi ricordi, può aiutare a gestire la rabbia repressa in altro modo che non sia mangiando le proprie unghie.
